Pagina 14 - Mar de Vigo

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Rande non sarà certamente l’ultima battaglia poiché nel 1809 gli
abitanti di Vigo risposero all’invasione francese, cacciando l’esercito
avversario il 28 marzo dello stesso anno. Da quel momento, in
questa data, si commemora
la Riconquista
.
Se il visitatore arriva in città in piena festa potrà osservare la
rievocazione storica di quegli avvenimenti con centinaia di persone
vestite con abiti dell’epoca – francesi e spagnoli – e un mercato alla
vecchia usanza in cui non manca il cieco che recita le sue chanson al
suono di una zampogna.
Il ruolo svolto durante la Riconquista permise a Vigo
di diventare città. Nel 1810 abbandona le mura
difensive che ne facevano una piazzaforte dalla
forma irregolare accessibile da sette porte: Sol,
Laxe, Placer, Gamboa, Falperra, do Mar e O Berbés,
e che erano state costruite per difendersi dai pirati e
dai saccheggi dei nemici stranieri.
La demolizione delle mura favorì la crescita
della città verso il mare: l’attuale Praza de
Compostela e la Avenida de Montero Ríos ne
sono un esempio.
Le industrie di salatura e le prime conserviere
si installarono nel quartiere dell’Arenal. Si
delineavano, pertanto, le coordinate urbane sulle
quali sarebbe cresciuta la città: verso Madrid con
la Rúa do Ramal, attualmente Colón, che percorre
Urzáiz e che anticamente si chiamava Rúa de
Villacastín, e verso Pontevedra, da Policarpo
Sanz e García Barbón.
Riva di O Berbés nell’attualità
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